Coop. Agricola Tissese - TISSI

Ziromine, in sardo logudorese Gerolamo, è un Cagnulari dedicato a Gerolamo Pinna fondatore, poco più di un secolo fa, della Cooperativa Agricola più antica della Sardegna. Gerolamo, militante socialista e paladino delle cause dei contadini del Coros, sfruttati dal potere dei latifondisti di allora, costituì la Cooperativa e, oltre a regalare parte dei propri terreni, offrì a quei braccianti la possibilità di riscatto e cambiamento di vita. In un secolo la Cooperativa ha vissuto vicende alterne fino alla rinascita, con la vendemmia del 2021, voluta da un pugno di soci determinati quanto visionari. Il Cagnulari , che nel Coros ha da sempre il suo habitat più congeniale, è un vitigno che come i suoi fratelli Cannonau e Vermentino, ha subito negli anni una lunga serie di stupri enologici in nome di quell’omologazione dalla quale sembra impossibile prescindere.

Se La Tissese riesce a mantenere lo stile territoriale e identitario di questo Ziromine, e non cadere tra le braccia delle sirene del dio mercato, direi che il solco è tracciato. Allo sguardo si presenta di un bel rosso amarena scuro e profondo. Il naso rivela un corredo olfattivo con tutte le suggestioni varietali del vitigno: un alternarsi di note di sottobosco e macchia mediterranea che si fondono con piccoli frutti rossi e pepe nero. In bocca ha un ingresso deciso ma non invadente, dove l’incontro tra tannini e acidità con la nota alcoolica è all’insegna della perfetta fusione. Il finale, che in fase retronasale esalta il frutto, è il richiamo impellente al sorso successivo. Tutto questo ci regala un vino giovane ma dalla beva pronta e piacevole. Difficile fare previsioni sulla longevità di questa bottiglia e perciò godiamocela ora che ci chiede più allegria e convivialità che voli filosofici. A tavola chiama zuppe di legumi autunnali, primi di pasta fresca con funghi porcini, cucina alla brace e formaggi di media stagionatura. Se siete alla ricerca di un Cagnulari che parla di territorio e tradizione, eccolo!