Oggi, per il consueto appuntamento con #lanostraenoteca, Piero non ha solo scelto uno dei vini che siamo fieri di avere nella nostra collezione; ha scelto una storia. Un esempio. Un racconto emblematico che ci insegna come, dietro a quella bottiglia che vedete lร , in mezzo a tutte le altre, ci sia passione, instancabile lavoro, sofferenza, impegno, paura di non farcela e… rinascita.

Di seguito il pensiero e la #degustazione completa del nostro Piero Careddu ๐Ÿ‘‡

โ€œVedere le prime foto di Roberto dopo l’incubo รจ stato bello. In pochi sanno che poco piรน di un anno fa ebbe un importante problema di salute.โ €

Tra noi amici ci fu una specie di tacito accordo per mantenere un rispettoso silenzio in attesa di buone notizie. โ €

Oggi Roberto sta bene, ha riacquistato tutte le funzionalitร , e vederlo in campagna, in cantina o davanti al mare di Santa Maria รจ una gioia per tutti noi che, ognuno a modo nostro, gli siamo stati vicini.โ €

Tanta ammirazione anche per suo fratello Lorenzo che, da un giorno all’altro, si รจ ritrovato sul groppone tutta la baracca da mandare avanti con le proprie braccia e con il pensiero rivolto al fratello in condizioni inizialmente molto preoccupanti. โ €

Qualche giorno fa, pensando a loro, ho stappato una bottiglia di Karamare 2018 che non assaggiavo da un po’. โ €

Che sorpresa! Questo Cannonau bianco, forse il loro vino piรน rappresentativo, mostra una tenuta nel tempo sorprendente: tutta la spinta sapido-minerale, che fin dai primi mesi dopo l’imbottigliamento elargiva quasi sgomitando, รจ rimasta intatta a marcarne la complessa personalitร  ma arricchendosi di curve morbide e setose. โ €

L’olfatto porta le firme iniziali di iodio e roccia calda ma con l’entrata, in seconda battuta, di confettura di pere Williams e matricaria. In bocca รจ diventato un nettare, all’inizio rotondo e carezzevole, che riceve graffi salini e amarognoli che rimettono in gioco gli equilibri. โ €

Il finale รจ lungo e dissetante e ๐’๐’‚ ๐’ƒ๐’๐’„๐’„๐’‚ ๐’“๐’Š๐’Ž๐’‚๐’๐’† ๐’„๐’๐’Ž๐’† ๐’…๐’๐’‘๐’ ๐’–๐’๐’‚ ๐’๐’–๐’๐’ˆ๐’‚ ๐’๐’–๐’๐’•๐’‚๐’•๐’‚ ๐’‚ ๐‘ช๐’‚๐’๐’‚ ๐’…๐’†๐’Š ๐‘ฎ๐’‚๐’ƒ๐’ƒ๐’Š๐’‚๐’๐’Š, ๐’Š๐’ ๐’–๐’๐’‚ ๐’ˆ๐’Š๐’๐’“๐’๐’‚๐’•๐’‚ ๐’“๐’๐’—๐’†๐’๐’•๐’† ๐’…๐’Š ๐’‡๐’Š๐’๐’† ๐’๐’–๐’ˆ๐’๐’Š๐’.โ €

Un vino che ha inaspettatamente assunto i connotati di un grande bianco, di quelli che se la possono correre su palcoscenici internazionali. Intanto chi ha la fortuna di possederne ancora qualche bottiglia, se lo goda con primi piatti della tradizione, pesci grassi salsati, zuppe ivernali, formaggi caprini semistagionati. โ €

Bentornato Roberto, ๐’ƒ๐’†๐’๐’•๐’๐’“๐’๐’‚๐’•๐’ ๐’‚๐’๐’๐’‚ ๐’—๐’Š๐’•๐’‚ e alle tue vigne.โ€